OPERE

I DIPINTI DI UBALDO URBANO ALLA SALA "GIULIO CESARE" DI ROMA
di Michele Urrasio

... Ubaldo Urbano si contraddistingue per la singolare capacità di coniugare armonicamente le figure umane con oggetti quotidiani, il vigore dei sentimenti con il richiamo alle cose umili, traendone esiti del tutto convincenti. Le opere di Urbano, pur colpendo a prima vista per la linearità della forza compositiva, esigono attenta riflessione perché i suggerimenti simbolici vengano colti e compresi compiutamente.

È assai spesso la donna ad assumere il ruolo di protagonista, ma essa riesce a superarsi rivelandosi sempre diversa e varia negli atteggiamenti e nelle suggestioni. Ciò che permane è l'atmosfera rarefatta, pensosa, discreta, sottolineata da un cromatismo che si avvale di velature più che di contrasti di effetto. Urbano non ha bisogno di tocchi di richiamo. Egli denota una propria identità che riemerge dallo sguardo perduto nel nulla o rivolto alla comprensione di un turbamento che supera la dimensione interiore per coinvolgere oggetti e paesaggio. Un paesaggio allusivo, sospeso nella memoria; un punto di riferimento appena accennato, che riassume nella sua essenzialità geometrica le apprensioni che animano la mano del pittore e che si evolvono in indicazione di tensioni e assonanze non comuni.

Urbano narra e si racconta: evade con le sue figure il personale struggimento, ma attraversa le tele con gli elementi del suo sentire e con la delicatezza dei suoi sentimenti. Sicché gli elementi compositivi vibrano con decisa tensione, dialogano con un linguaggio schietto e sincero, soffuso di ritmi sensuali, denunciano l'urgenza di vivere il quotidiano con occhio riposato per individuarvi i segni più certi di accadimenti universali. Ed è in tal senso - come afferma il de Matteis -che, nella pittura di Urbano, "le situazioni esistenziali, che sono alla base dell'intera produzione dell'artista, pur connotandosi di dati singolarmente misteriosi e carichi di suggestioni, si offrono come momenti iterativi di una assai problematica tensione gnoseologica". Una ricerca di valori e un invito allo scandaglio coinvolgono, dunque, non soltanto il lettore, ma in prima persona il pittore che ci è parso, dall'esito delle opere più recenti, già proteso verso inedite forme di espressione.
Urbano ha altre frecce nel suo arco e si è certi che non tarderà a fornirci prove inconsuete per il suo linguaggio espressivo, ma ugualmente pregnanti e significative. Noi glielo auguriamo di cuore, non solo per la definitiva ascesa di questo artista, ma per godere di illuminazione e fremiti che soltanto le vere opere d'arte sanno dare.

In Il Centro, Lucera, 10 novembre 1991, p. 3.